Il riconoscimento del problema espresso dalla richiesta di aiuto terapeutico e la capacità di ricorrere ad una Cura Depressione Magenta aprono ad una disponibilità verso il confronto. Il primo incontro permetterà di definire la propria area di difficoltà, fare tutte le domande rispetto al processo e di mettere a fuoco un progetto che si delineerà negli eventuali incontri seguenti. Presso lo studio di Cura Depressione Magenta le proposte di sostegno terapeutico privilegeranno interventi che considerano l’insieme dei fattori psico-corporei come un’unità: si possono introdurre tecniche psicologiche e metodi per favorire l’integrazione di vissuti particolarmente ansiogeni. La consulenza può essere dedicata all’intero nucleo famigliare, quando ad esempio tra i componenti esistono problematiche complesse che mettono a disagio tutta la famiglia o anche quando uno dei componenti desidera recuperare il senso dell’appartenenza alla famiglia coinvolgendo l’intero nucleo famigliare. La terapia può anche essere svolta individualmente- quando la richiesta è specifica del soggetto che vuole farsi carico del disagio in una modalità più personale e intensiva- o in coppia, quando le problematiche riguardano esperienze di relazione intima, sessuale o di confronto caratteriale. La possibilità di sperimentare emotivamente il grado di accoglienza, di empatia e di reciprocità con la Cura Depressione Magenta, permetterà quindi di valutare la possibilità di intraprendere il percorso di consulenza. Si può pensare il percorso della consulenza come un processo di collaborazione tra una parte, che possiede strumenti importanti di cura, ed una parte, che è motivata ad utilizzare tali strumenti al fine di recuperare frammenti della propria storia personale cui ridare un senso. Una consulenza per la Cura Depressione Magenta è, prima di tutto, un incontro che punta al tuo benessere. Nella consulenza infatti, si viene spesso in contatto con realtà difficili, ansiogene o dolorose e, in assenza di uno spazio adeguato di elaborazione, le intense emozioni che ne derivano anche nel loro imprescindibile aspetto corporeo, possono rappresentare una interferenza anche molto disturbante, fino a condurre a stati patologici di grave sofferenza. L’obiettivo è valutare insieme la richiesta d’aiuto. Nel momento in cui si chiede aiuto si sta attivando la parte più forte di noi, non la più fragile: si sceglie di accedere al diritto di raggiungere un maggiore stato di vitalità e di benessere, non ci si rassegna a vivere un’esistenza a metà.